I cosmetici anti pollution, tradotto in italiano come “anti inquinamento“, sono un argomento molto caldo in questi tempi in cui l’aria delle nostre città è peggiorata esponenzialmente. Smog e polveri sottili rendono l’aria pesante e poco salutare per il nostro organismo, inclusa la pelle ovviamente. La pelle infatti, è lo strato più esterno del corpo umano ed è anche quello che ci difende dagli agenti esterni. Nonostante sia una barriera molto efficace, se viene continuamente sottoposta a stress e “attacchi”, inizia ad intaccarsi, inquinarsi e a perdere protezione. Ed è proprio qui che entrano in gioco i cosmetici anti inquinamento, prodotti in grado di difendere e pulire a fondo (esfoliando, levigando) la pelle, mantenendola sana, bella e compatta.
Ma nello specifico, quali sono gli effetti dell’inquinamento sulla pelle e qual è la connessione tra l’inquinamento e l’invecchiamento cutaneo? Cerchiamo di analizzarlo nel prossimo paragrafo, se invece vuoi sapere subito cosa dovrebbe contenere un buon cosmetico anti pollution, scorri fino a fine articolo.
Smog e polveri sottili agiscono in molte maniere sulla superficie della nostra pelle, possiamo però raggrupparli in alcuni effetti principali.
Tra i primi effetti dell’inquinamento troviamo senza dubbio l’aumento di produzione di radicali liberi, molecole di scarto molto instabili che tendono ad intaccare le cellule del nostro corpo, causando il famoso “stress ossidativo“. Sulla nostra pelle, l’effetto più evidente è la comparsa delle rughe che si formano come conseguenza alla degradazione del collagene provocata dai radicali liberi. Lo stress ossidativo inoltre, a lungo andare altera le cellule, scatenando un processo che porta alla comparsa di colorito spento della pelle e zone con macchie.
Le famose polveri sottili di cui si sente molto parlare su giornali e telegiornali e che hanno reso l’aria delle città italiane irrespirabile (Torino, Lodi e Pavia sul podio, dati 2020) e dannosa per la nostra salute, sono dalle 10 alle 20 volte più piccole di un poro della pelle. Proprio grazie alle loro dimensioni microscopiche, tendono molto facilmente a depositarsi all’interno dei pori e a causarne l’ostruzione. La conseguenza più comune è la comparsa di brufoli e irritazioni, che nel peggiore dei casi grazie al contribuito dei batteri della pelle può trasformarsi in acne.
In normali condizioni fisiologiche il pH della pelle, cioè il suo livello di acidità, ha un range che oscilla tra i 4.2 e i 5.6 circa. Dunque normalmente la pelle umana è leggermente acida, considerando che il pH 7 è neutro (quello dell’acqua pura). Questo valore impedisce la proliferazione di batteri sulla superficie della cute ed è un ulteriore “barriera” protettiva. L’inquinamento modifica i livelli di acidità della pelle, aprendo di fatto la strada a diversi batteri che potrebbero infettarla e intaccare il film idrolipidico, sensibilizzando la pelle e provocando la comparsa di inestetismi come la couperose e zone secche e arrossate.
È evidente come gli effetti dell’inquinamento siano dannosi per la salute e l’aspetto della nostra pelle, soprattutto quella del viso, che oltre ad essere molto sottile è anche la più esposta durante tutto l’anno. Dobbiamo assolutamente proteggerla da questi continui attacchi esterni. Ed è proprio in quest’ottica che sono nati i cosmetici anti pollution, o anti inquinamento. Gli ingredienti che vengono utilizzati in queste formulazioni hanno due funzioni principali: contrastare l’azione degli agenti inquinanti e ristabilire le fisiologiche barriere protettive della pelle.
Per quanto riguarda la prima funzione, le sostanze più indicate sono sicuramente gli antiossidanti, come Vitamina E, caffeina, acido lipoico, tè verde, coenzima Q10 e molti altri più o meno conosciuti. Queste sostanze sono essenziali perché contrastano l’azione dei radicali liberi e rallentano l’invecchiamento cutaneo.
Ovviamente la pelle deve essere mantenuta ben idratata, così da permettere le normali funzioni delle cellule e la produzione di collagene, elastina e acido ialuronico. Largo dunque a sostanze idratanti come glicerina vegetale, xilitolo, aloe, acido ialuronico e collagene idrolizzato.
Abbiamo visto anche come il pH delle pelle sia un fattore fondamentale di protezione, dunque è molto importante mantenerlo in un range fisiologico ottimale. Lo smog della città, gli ambienti chiusi degli uffici o di casa tendono a far aumentare la secrezione sebacea (uno dei regolatori principali del pH cutaneo), la risposta biologica di una pelle che non “respira”. La sovrapproduzione di sebo rende il pH della pelle più alcalino (basico), esponendola ad una maggiore proliferazione di microrganismi (flora microbica), il risultato è una pelle impura. Un cosmetico specifico indirizzato a riportare il pH ai giusti valori, favorisce un’azione levigante ed astringente grazie a principi attivi come acido mandelico, acido azelaico, acido lattico ed allantoina.
Ultima, ma non per importanza e tanto meno per ordine di utilizzo, la detersione gioca un ruolo importante. È essenziale infatti detergere la pelle in profondità per eliminare i residui e gli accumuli di sostanze che si depositano sulla nostra pelle, per liberare i pori e permettere una maggiore permeabilità dei cosmetici anti pollution.
La lotta all’invecchiamento è strettamente legata alla protezione dagli agenti esterni, dunque se vuoi una pelle bella, sana e luminosa, proteggila! Ecco due dei nostri cosmetici che potrebbero fare al caso tuo: