L’acido salicilico appartiene alla famiglia dei beta-idrossiacidi che, insieme agli alfa-idrossiacidi, sono comunemente definiti “acidi della frutta”. L’acido salicilico però prende il nome dal salice, pianta dalla quale viene estratto fin dall’antichità, oltre che dalla Filipendula ulmaria o Spirea ulmaria. Nel settore estetico viene utilizzato per effettuare peeling, scrub o come ingrediente nella formulazione di prodotti cosmetici. Come tutti i beta-idrossiacidi, l’acido salicilico è più difficile da utilizzare in cosmetica o in farmacologia rispetto ad un’alfa-idrossiacido (es. acido mandelico), in quanto a seconda della diversa concentrazione cambia le sue proprietà. Se dosato correttamente però, è molto efficace nel trattamento dell’acne grazie alle sue proprietà leviganti e cheratolitiche o nei trattamenti anti-age per le sue proprietà esfolianti e schiarenti.
Negli anni successivi alla sua scoperta, l’acido salicilico veniva utilizzato principalmente in campo medico. Era impiegato come antipiretico, antireumatico e antinfiammatorio. Tuttavia, dopo anni di studi, i ricercatori si resero conto che nella sua forma pura fosse troppo irritante per la mucosa gastrica ed esofagea, motivo per cui venne impiegato sempre meno in medicina. La sua forma acetilata però, l’acido acetilsalicilico, è ancora uno dei farmaci più conosciuti in tutto il mondo: l’aspirina. Il nome deriva proprio dalla Spirea ulmaria, la pianta dalla quale l’azienda farmaceutica estrae l’acido.
Oggigiorno l’acido salicilico viene impiegato in ambito cosmetico e dermatologico per i suoi benefici incredibili per la pelle.
Lo strato più esterno e superficiale dell’epidermide è lo strato corneo, formato da circa 15-20 livelli di cellule morte, i corneociti. I corneociti sono quasi privi d’acqua e ricchi invece di cheratina, una proteina fibrosa con funzione strutturale. L’acido salicilico è una di quelle sostanze cosiddette cheratolitiche, cioè in grado di favorire la rottura dei legami tra le molecole di cheratina. In pratica, riesce a sciogliere lo strato corneo riducendone lo spessore ed eliminando parte delle cellule morte. Permette inoltre di ridurne il pH, aumentando così l’idratazione della pelle e favorendone l’attività cheratolitica. L’intensità e l’effetto di questa attività aumenta in proporzione alla concentrazione dell’acido salicilico. L’assottigliamento dello strato più esterno della pelle è uno dei motivi per i quali questo acido viene spesso utilizzato insieme ad altre sostanze, in quanto la sua azione migliora la penetrazione di altri principi attivi.
L’acido salicilico però, è diventato un vero e proprio “must have” in ogni linea cosmetica per un altro motivo, la sua incredibile efficacia nel contrastare l’acne in tutte le sue tipologie. Quest’efficacia è dovuta principalmente ad una doppia azione che svolge sulla pelle colpita da questo inestetismo. In primis, penetra all’interno dei follicoli piliferi ed elimina le cellule morte (tappi di cheratina) che ne causano l’occlusione, contrastando così papule, pustole e punti neri. In contemporanea penetrando velocemente all’interno delle lesioni acneiche ne diminuisce l’infiammazione grazie alle sue proprietà batteriostatiche e lenitive.
Ad alte concentrazioni (indicativamente tra il 15-20%, a seconda della tipologia di formulazione) l’acido salicilico provoca delle bruciature necrotiche, utili ad esempio nel trattamento dei calli o delle verruche. È dunque un acido con un ampio raggio d’azione che però va’ dosato e gestito correttamente.
L’azione cheratolitica dell’acido salicilico viene comunemente chiamata esfoliante, anche se varia di intensità a seconda dell’acido utilizzato. Esfoliare però è a tutti gli effetti un’azione anti-age (anti-invecchiamento), perché oltre a rimuovere lo strato superficiale di cellule morte viene promosso anche un ricambio cellulare. Le cellule giovani e quindi più “belle” vengono portate in superficie, donando alla pelle un aspetto più sano e luminoso. Inoltre l’effetto levigante permette di ridurre la visibilità di piccole rughe e segni dell’età, livellando la pelle.
Questo ricambio cellulare è molto utile nel trattamento degli inestetismi dovuti al foto-invecchiamento, come le macchie solari. In questi casi l’acido salicilico viene utilizzato quasi sempre in combinazione con altre sostanze per esfoliare la zona della macchia ed eliminare le cellule iperpigmentate. È indicato anche per il trattamento del melasma o cloasma (maschera gravida) e nel trattamento della psoriasi.
L’acido salicilico è presente in diverse concentrazioni in alcuni dei nostri cosmetici, a seconda dello scopo per il quale è stato utilizzato nella formulazione. Per quanto riguarda il trattamento della pelle grassa con tendenza acneica, è stato utilizzato come ingrediente in due cosmetici: la crema NORM SKIN e il siero NORM ACT.
La NORM SKIN è una crema viso lenitiva e normalizzante con Estratto di Propoli, Acido Azelaico e Acido Salicilico. Aiuta a contrastare gli inestetismi cutanei causati dalle untuosità e dai pori dilatati, come papule e pustole acneiche. È una crema ideale per svolgere un’azione eudermica regolatrice quando sono presenti condizioni di ipersensibilità e irritazione tipiche delle pelli grasse e con pori tendenti al dilatato.
Il NORM ACT è un siero viso normalizzante e igienizzante con Estratto di Arnica, Acido Azelaico e Acido Salicilico. Aiuta a contrastare gli inestetismi cutanei causati dalle untuosità e dai pori dilatati, come papule e lesioni acneiche. Questo siero è ricco di principi attivi con proprietà riequilibranti, leviganti, purificanti e delicatamente schiarenti sulle lentigo post cicatriziali. Aiuta a lenire le infiammazioni tipiche delle pelli grasse e tendenzialmente acneiche.
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