La crema solare per la città è effettivamente necessaria o è solamente un eccesso di prevenzione? La verità è che l’invecchiamento dovuto ai raggi solari, il cosiddetto photoaging, è la prima causa di comparsa delle rughe sul viso. Quindi ben venga la crema solare tutti i giorni, in città, al mare, in montagna…ovunque! Se si vuole mantenere una pelle giovane e sana a lungo non si può assolutamente fare a meno di questo particolare cosmetico protettivo.
Chi pensa che la protezione solare sia qualcosa a cui pensare solamente durante le vacanze, si sbaglia di grosso. I raggi UV presenti nei raggi solari non vanno mai in vacanza e tormentano la nostra pelle durante tutto l’anno, anche in città. Le radiazioni UVA e UVB inoltre, non sono solamente responsabili di rossori e bruciori, ma col passare del tempo provocano una vera e propria alterazione degli equilibri naturali del nostro organismo.
Nel lungo periodo, il continuo assorbimento nella pelle di raggi ultravioletti causa un’eccessiva produzione di radicali liberi, frammenti di molecole molto instabili in grado di danneggiare la pelle a livello cellulare, intaccando le fibre di collagene ed elastina responsabili del tono e dell’elasticità dei tessuti. Questo processo, definito come fotoinvecchiamento, si traduce nella comparsa di segni dell’età come le rughe più o meno visibili. E sfortunatamente, non è finita qui.
I raggi UV infatti sono responsabili anche delle macchie solari, inestetismi molto comuni che contribuiscono ad invecchiare ulteriormente l’aspetto della pelle. Il meccanismo naturale di difesa del nostro corpo dalle radiazioni solari è la melanina, il pigmento nero/bruno responsabile tra le altre cose dell’abbronzatura. Quando gli ultravioletti colpiscono la nostra pelle stimolano la melanina sintetizzata da cellule chiamate melanociti a “venire in superfice”. Un’eccessiva esposizione solare potrebbe causare un mal funzionamento di queste cellule; se i melanociti non funzionano a dovere quando l’abbronzatura scompare possono rimanere sulla cute delle macchie marroni o scure, le macchie solari appunto.
La crema solare per la città dunque, è essenziale per evitare la comparsa di questi due inestetismi, rughe e macchie solari. Deve essere applicata con cura sul viso e in tutte le zone di pelle scoperta, come gambe e braccia nei periodi più caldi. Attenzione particolare alle mani: in questa zona la pelle è molto sottile e delicata, simile a quella del viso, ed è esposta tutto l’anno, motivo per cui spesso diventa terreno fertile per la comparsa di macchie solari.
Una credenza molto diffusa è quella che nelle giornate più nuvolose i raggi solari non raggiungano la nostra pelle e quindi non sia necessario applicare la protezione solare. Niente di più sbagliato. La presenza di nuvole coprono il sole non deve trarci in inganno: le piccole particelle di acqua che le costituiscono, assorbono infatti le radiazioni infrarosse (quelle calde) dei raggi solari ma hanno un effetto decisamente minore sulle radiazioni ultraviolette. Mediamente infatti, una nuvola è in grado di bloccare solo un quinto dei raggi ultravioletti, mentre il restante 80% circa può penetrare attraverso le nuvole e raggiungere la nostra pelle. In alcuni casi la situazione può addirittura peggiorare e farci cascare ancora di più nella “trappola”. La presenza di foschia ad esempio, a volte può determinare una sorta di effetto specchio che aumenta l’esposizione alle radiazioni ultraviolette.
Un altro errore che si commette spesso è quello di abbandonare la crema solare nei mesi più freddi dell’anno, credendo che questi abbiano un’intensità minore rispetto al periodo estivo. In parte è vero, i raggi UVB, maggiori responsabili dell’abbronzatura, sono effettivamente molto più intensi in estate. Tuttavia, i raggi UVA, quelli che penetrano maggiormente nella pelle e responsabili dell’invecchiamento cutaneo, sono stabili tutto l’anno.
I rischi dell’esporsi al sole sotto le nuvole o in inverno senza la protezione adatta sono essenzialmente legati ad una percezione sbagliata. Essendo i raggi infrarossi decisamente più deboli in queste condizioni, abbiamo una minore sensazione di calore sulla pelle e questo alimenta in noi la falsa percezione di essere esposti ad un sole “innocuo”, portandoci ad abbassare le nostre difese. La verità è che se si vuole mantenere la pelle giovane più a lungo possibile bisogna applicare la crema solare tutto l’anno e in qualsiasi condizione meteorologica.
Tra i vari dubbi e domande che si sentono spesso sulle protezioni solari ce ne uno molto ricorrente: se metto sempre la crema solare, non rischio di incorrere in una carenza di vitamina D? Per capire quale sia la risposta, bisogna mettere sul piatto della bilancia i rischi di esporsi al sole senza la crema solare, i rischi causati dalla carenza di vitamina D e l’effettiva possibilità che le creme solari possano causarla.
I sintomi di una carenza da vitamina D sono molto comuni, debolezza, stanchezza, dolore muscolare, dolore alle ossa, perdita di capelli e nei casi peggiori osteoporosi. Secondo uno studio del 2014 della SIOMMMS (Società italiana dell’Osteoporosi, del Metabolismo Minerale e delle Malattie dello Scheletro) circa l’80% della popolazione italiana è carente di Vitamina D, tuttavia questa può essere facilmente contrastata tramite l’alimentazione, l’integrazione e l’esposizione ai raggi solari anche solo per pochi minuti al giorno. Per questo motivo la carenza di Vitamina D diventa un fattore di rischio maggiore negli anziani, in quanto si espongono meno ai raggi solari e sono più a rischio di fratture o malattie.
Quali sono invece i rischi dell’esposizione solare senza la crema protettiva? Oltre alle problematiche estetiche, come rughe e macchie solari, che possiamo definire secondarie, i rischi principali sono eventuali tumori della pelle tra cui il melanoma. Soprattutto i soggetti con un fototipo basso, quindi con la pelle molto chiara, devono prestare molta attenzione considerando la maggior sensibilità della pelle ai raggi solari.
Le creme solari sono effettivamente in grado di impedire l’assorbimento dei raggi solari utile ai fini della produzione di Vitamina D? La risposta è si, ma in condizioni talmente poco reali che sono praticamente impossibili. Per impedire la produzione di Vitamina D bisognerebbe spalmare la crema solare tutti i giorni, ogni due ore circa, molto abbondantemente (2mg/cm2 di pelle ad ogni applicazione) ed essere spalmata in modo omogeneo e uniforme su tutta la pelle del corpo. E anche così, rimarrebbero comunque poche possibilità a causa dell’assorbimento della crema, la sudorazione, la frizione con i vestiti ecc.
In conclusione, a conti fatti, ben venga la crema solare tutti i giorni anche in città. I rischi dell’esposizione solare non protetta sono troppo spesso sottovalutati e sebbene ad alcune persone possano non interessare eventuali risvolti estetici negativi, come la comparsa di segni dell’età prematuri, bisogna sempre tener conto dei rischi per la propria salute. Come si suol dire, prevenire è meglio che curare.