L’esfoliante viso è l’arma segreta della beauty routine per restituire freschezza e luminosità alla pelle e ridurre il contrasto di eventuali discromie (macchie cutanee). Esfoliare infatti, significa rimuovere lo strato più superficiale della pelle, composto principalmente da cellule morte e residui di sporco e make-up. Rimuovendo questo strato dunque si lascia spazio alle cellule più giovani e luminose della pelle, rendendola anche più permeabile e ricettiva ai cosmetici applicati successivamente. La scelta del cosmetico può essere di diversa tipologia a seconda delle proprie esigenze, dal classico scrub o gommage fino ai peeling chimici o trattamenti con creme acide.
Un vero e proprio toccasana per la cute che promuove l’ossigenazione dei tessuti e il rinnovamento cellulare. Ma quando e quanto esfoliare il viso?
L’ideale è utilizzare questa tipologia di prodotti una volta ogni 7/10 giorni, aumentando eventualmente la frequenza a seconda delle necessità ma facendo sempre molta attenzione alle reazioni cutanee. In caso di arrossamenti evidenti o irritazioni è meglio sospendere il trattamento e valutare una diminuzione di frequenza o l’utilizzo di un prodotto diverso. Conoscere la propria tipologia di pelle è essenziale per capire quante volte esfoliarla. Ad esempio, in caso di pelle sensibile, è meglio non esagerare, mantenendo una frequenza bisettimanale e utilizzando cosmetici poco aggressivi. Nel caso invece di pelle matura e spessa si può aumentare l’esfoliazione a due volte ogni 10 giorni circa, utilizzando anche cosmetici più “strong” e consistenti.
Nonostante sia un trattamento consigliato 12 mesi all’anno, ci sono dei periodi dell’anno in cui l’esfoliante viso è maggiormente indicato. Il primo è la primavera, dove esfoliare diventa la parola d’ordine, in quanto la pelle ha bisogno di “risvegliarsi” dalla secchezza e dal freddo invernale. Riossigenare i tessuti e promuovere il rinnovamento cellulare è fondamentale per lasciarsi alle spalle la pelle opaca e ripartire alla grande nella bella stagione.
Per il secondo periodo bisogna sfatare un mito: scrub e abbronzatura. È una credenza diffusa che l’esfoliazione della pelle dopo le vacanze estive provochi l’eliminazione della tanto sudata abbronzatura. In realtà, è esattamente il contrario. L’abbronzatura infatti è dovuta ad una maggiore produzione di melanina per difendere la pelle dai raggi UV, con conseguente aumento di colorazione delle cellule. Tuttavia, le cellule che vengono eliminate con l’esfoliazione sono solamente quelle superficiali e morte. Rimuovendole dunque, si mette maggiormente in risalto l’abbronzatura, oltre a rimuovere la poco estetica pelle desquamata e secca.
Prima di procedere con l’applicazione dell’esfoliante viso è molto importante effettuare sempre una buona detersione. Dopodiché si può procedere all’esfoliazione, che può essere di tipo meccanica o chimica. Quella meccanica prevede lo sfregamento di un agente esfoliante sulla pelle (come i microgranuli), mentre quella chimica viene eseguita applicando sulla cute delle sostanze in grado di diminuire i legami intercellulari e promuovere così l’esfoliazione dell’epidermide.
Lo scrub è l’esfoliante meccanico più conosciuto e diffuso. È un cosmetico composto da una parte fluida in gel o crema e una parte granulosa. Data la sua particolare aggressività e la grandezza dei granuli, solitamente è utilizzato più sul corpo che sul viso. Tuttavia, esistono in commercio degli scrub adatti anche per quest’ultimo, con granuli normalmente più fini.
Come applicare lo scrub sul viso:
Il gommage è un altro tipo di esfoliante meccanico, simile allo scrub. È composto da una parte fluida solitamente molto idratante, a volte anche in crema, e da microgranuli molto più piccoli rispetto a qualsiasi scrub.
Tuttavia, nonostante sia un prodotto più delicato, le modalità di applicazione sono le medesime.
Come applicare il gommage sul viso:
Il peeling è un’esfoliazione di tipo chimico e prevedono l’applicazione di acidi naturali come mandelico, salicilico, glicolico, piruvico o lattico. La scelta di un acido rispetto ad un altro è determinata dalla tipologia di pelle, potendo variare da un’azione igienizzante ad una anti-age o anti-macchie. Per ottenere il massimo dell’efficacia dal peeling è necessario utilizzare attivi puri che vanno in profondità nella pelle, motivo per cui questo tipo di trattamento dev’essere effettuato in centri estetici specializzati e con frequenza ridotta (non più di una volta al mese circa).
Le creme acide sono un’alternativa soft ai peeling chimici, avendo un effetto minore nell’immediato ma potendo essere utilizzate con una frequenza maggiore. Affinano la grana della pelle e hanno un’azione esfoliante e levigante, consigliata soprattutto per la pelle matura ispessita ma anche come “preparazione” a creme specifiche per le tipologie di pelle più giovani. Queste creme aiutano a riportare la pelle al pH naturale di 4,7 che è leggermente acido (da qui il nome di questi prodotti), regolarizzando la produzione di sebo. Vengono applicate normalmente la sera in quanto, dopo una giornata in cui si è esposti a fattori aggressivi (come ad esempio lo smog cittadino), regolarizzano il pH naturale della pelle.
Come già accennato più volte in precedenza, è chiaro che la scelta dell’esfoliante giusto per il viso è dettata principalmente dalla propria tipologia di pelle.
Nel caso fortunato della pelle normale, la scelta può essere fatta in base alle proprie preferenze in quanto tutti i metodi sono validi, sia meccanici che chimici. È comunque necessario fare attenzione alla frequenza dell’esfoliazione e non esagerare. In generale è sempre meglio preferire prodotti delicati e poco aggressivi sulla pelle, mantenendo sempre la pelle ben idratata e protetta.
Nel caso della pelle grassa, la scelta è più difficile. L’esfoliazione della pelle grassa è molto efficace, ma può rivelarsi un’arma a doppio taglio. È importante perché aiuta a rimuovere le ostruzioni dei pori che causano la comparsa di brufoli e irritazioni. Bisogna fare attenzione però a non esagerare con l’azione “sgrassante” per non incorrere nell’effetto rebound: la pelle tende sempre a tornare al proprio equilibrio e percependo un’eccessiva secchezza aumenta la sua produzione di sebo provocando l’effetto contrario a quello desiderato. Dunque per l’esfoliazione della pelle grassa è meglio scegliere scrub e gommage specifici per questa tipologia ed effettuare in centri specializzati dei peeling chimici igienizzanti e purificanti una volta al mese. Consigliato anche l’utilizzo di creme acide alternate a prodotti normalizzanti.
Nel caso della pelle sensibile la scelta si restringe molto. L’esfoliazione dev’essere fatta con frequenza minore e utilizzando prodotti molto delicati, escludendo di fatto lo scrub. I peeling chimici possono essere effettuati e sono preferibili alle esfoliazioni meccaniche, utilizzando però acidi più delicati come ad esempio il mandelico.
In caso di pelle matura, si ha un’ampia scelta quando si parla di esfoliazione. Si può variare dagli esfolianti meccanici a quelli chimici senza grossi problemi, avendo sempre cura di non esagerare con la frequenza e salvaguardando le zone delicate del viso. Il vantaggi dell’esfoliazione nella pelle matura sono maggiori soprattutto al fine di rendere la cute maggiormente ricettiva all’applicazione di altri cosmetici. Si possono infatti effettuare dei cicli di utilizzo di creme acide per diminuire lo spessore dell’epidermide e renderla più permeabile, aumentando sostanzialmente l’efficacia dei prodotti e dei trattamenti anti-age successivi.